Molte potrebbero essere le definizioni
di cultura. Sicuramente da ritenere per eccellenza da parte soprattutto di uno
studente è quella che riguarda ciò che rimane dopo aver studiato. Dopo avere
dimenticato alquanti fatti specifici a restare è una logica generale incentrata
su un discorso dal quale potere accedere ai particolari attraverso il
riconoscimento o soprattutto una reimpostazione della via tracciata e fatta
propria da un pensiero che l’ha elaborata. Cultura, così come condizione, è
anche quella di sapere da chi imparare. Tanto significa già riconoscere gli elementi
portanti così come richiesti. La scelta, dunque, dei maestri, là ove possibile,
risulta già da una impostazione. Potrebbe accadere tuttavia che, allora che
dispiegate alcune configurazioni, si pervenga a risultarne interessati. In tal
caso essa scelta appare derivare dalle proposte che comunque devono essere
riconosciute nella loro validità. La definizione di cultura può soprattutto
essere riassunta anche nella celebre citazione di Aristotele ancorché ad essere
usata sia la lingua latina: verum scire est per causas scire. Conoscere, in
verità, - che potrebbe anche essere omesso - è il conoscere attraverso le
cause. Sempre per questo filosofo una delle poche cose che non si può insegnare
è la scelta del maestro che dipende già dalla capacità del giovane e non solo
che ha già individuato i termini per i quali chiede appunto un riscontro o, in
primo luogo, un potenziamento o ancora un dispiegamento in termini chiari e
supportati.
CHIARA DE MIZIO HA ELABORATO QUESTA
LEZIONE DEL PROF. ADDONA
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