A proposito della premessa maggiore del sillogismo
Nel nostro libro di filosofia è
riportato “per Aristotele, infatti, il rapporto tra due determinazioni di una
cosa si può stabilire solo sulla base di ciò che essa è necessariamente, cioè
sulla base della sua sostanza. Per
tornare al nostro esempio, volendo decidere se l’uomo è mortale, non si può che
guardare alla sostanza dell’uomo (a ciò che l’uomo non può non essere)”. Abbiamo
apprezzato l’impegno e l’acume dell’autore di queste considerazioni di
spingersi in un’indagine approfondita al punto da ritenere alla base del
sillogismo una sostanza, così come Aristotele in alcuni passi ha voluto
proporre. Tanto però non appare rispondere a quello che Aristotele riteneva a
proposito della costruzione di essa premessa. Egli perviene al concetto dopo avere
osservato gli individui. Da una tale serie perviene alla costruzione delle premesse.
Diverso e necessario risulterebbe, invece, il discorso allora che fosse
possibile cogliere la sostanza così che una predicazione si trovasse da essa a
derivare. La premessa maggiore, infatti, non risulta affidata a una sostanza,
rappresentando una costruzione che non può costituire un universale, fatto
questo dal quale si trova a derivare una validità delle conclusioni. Una eventualità
diversa non arriva dunque ad essere esclusa. Di tanto Aristotele era ben
consapevole.
Articolo scritto dalla IC da una
lezione del professore Addona
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