LA SOSTANZA COME SINOLO DI
MATERIA E FORMA
sinolo=composto (dal greco σύνολος)
Poiché (a causa del fatto
che) i filosofi (i filosofi naturalisti, dato che sono loro a trattare
dell'essere) sono generalmente (quasi tutti) d'accordo sulla
sostanza nella sua accezione (significato) di sostrato (ciò che sta
sotto) e materia – vale a dire sulla sostanza che è in potenza (se una
persona è alta una determinata altezza, questa fa da sostrato,ed è in potenza
che diventi più alta)-, ci resta da chiarire quale sia la sostanza delle
cose sensibili nella sua attualità (quando si manifesta in che consiste).
[...]dovendo definire una soglia (della porta),
noi diremo che essa è un pezzo di legno o una pietra che giace in una
determinata maniera, e, dovendo definire una casa, noi diremo che essa è
mattoni e legna che giacciono in questo altro modo […], e, dovendo definire un
pezzo di ghiaccio, noi diremo che è acqua congelata o condensata in un
determinato modo, e che l'accordo musicale è una determinata mistione di acuto e
di grave (toni acuti e toni gravi. Ad esempio nella poesia i toni si trovano
negli accenti tonici,ossia dove cade il tono della voce nella parola); e
allo stesso modo a proposito delle altre cose. Dunque per definire una
qualsiasi cosa ne descriviamo le componenti.
Comunque, da queste considerazioni risulta evidente
che l' atto è diverso secondo la diversità della materia,(naturalmente,
poiché diversa materia presenta diverse componenti) e così anche il
discorso definitorio (generale): difatti, in alcuni casi esso è la
composizione (unione di elementi facilmente distinguibili), in altri è
la mescolanza (unione di elementi non distinguibili), in altri qualcuno
degli altri modi suddetti. Perciò, quando si intende dare una definizione,
quelli che definiscono, ad esempio, una casa dicendo che essa è pietre, mattoni
e legna, parlano della casa in potenza (dunque elencandone le componenti);
quelli che, nel definirla, aggiungono che essa è un rifugio che è in grado di
preservare i beni e i corpi e che è qualche altra cosa di tal genere, ne
determinano l' atto (quindi la funzione); quelli, infine, che mettono
insieme tutte e due queste cose, parlano di una terza sostanza, che è anche il
composto delle altre due precedenti […].
da queste considerazioni risulta con evidenza qual è
la sostanza sensibile e quali sono i modi della sua esistenza: infatti, sotto
un profilo essa è come materia, sotto un altro è come forma e, in un terzo
senso, essa è il composto di queste due cose.
(Metafisica, VIII, 2, 1042b; VIII, 2, 1043a)
Chiara De Mizio, IC.
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