domenica 25 ottobre 2015

LO SAPEVI CHE...

Il problema di fondo della filosofia è che partendo da un solo principio è difficile andare avanti a spiegare ciò che ne deriva, mentre partendo da più principi è più semplice proseguire, ma più complesso tornare indietro all'origine di tutto il discorso

Elisabetta De Vivo IIC

martedì 6 ottobre 2015

Epicuro: Il timore della morte è immotivato

Secondo il prof. Addona è probabile che Epicuro, constatando quelle che sono le caratteristiche dell’essere animato, che si muove, percepisce e avverte, recepisce quelle dell’essere inanimato, che però è corpo. Se corpo è sia l’uno che l’altro, la differenza la fa l’anima. A questo punto deve riammettere un qualcosa, un quid, ovvero una X per la quale possa darsi una spiegazione. Di cosa? Di sentire, muoversi, percepire, funzioni proprie di un “animato”. Si tratta dunque di inserire una “anima”. Può essere l’anima di diversa composizione, che non sia quella di un aggregato di corpi che ha messo come base? No, dovrebbe cambiare la sua filosofia di fondo che ammette solo corpi e vuoto, nel quale si possono muovere. Con coerenza, quindi, pensa ed ammette un’anima formata di corpi, ma più piccoli, più sottili. Da qui, la definizione dell’anima come corpo sottile sparso per tutto l’organismo. Vi è la necessità di prendere qualcosa che sembra sfuggire al corpo. Vediamo come Epicuro si sforzi di cercare il diverso al quale affidare la spiegazione, giustamente se tutto è uguale come si fa a trovare la motivazione? Ma se qualcosa è interamente diverso non è un principio perché presenta due elementi, se gli elementi sono due non può essere un principio.


-        Da una lezione del Prof. Addona. Appunti riportati da Alessio Cece, II C.