sabato 17 gennaio 2015

Filosofia,logica simbolica e matematica al servizio dell'interpretazione, partendo da un caso particolare:Bacone

Quando un'indagine diventa critica distinguendosi da una semplice conoscenza che possiamo definire meccanica,nozionistica o incamerata? Per affrontare al meglio il problema e poter fornire delle risposte, partiamo da un caso particolare: quello del filosofo Bacone. Quest'ultimo era convinto che ci fossero taluni ostacoli che deviassero la mente umana, già nel momento stesso in cui ci si accinge alla ricerca: i cosiddetti idoli. Ci dice che quattro sono i generi di idoli che assediano la mente umana ed ovviamente sono posti in negativo perché circoscrivono un qualcosa di vano, che porta lontano dalla retta via. 
1)idoli della tribù;
2)idoli della spelonca;
3)idoli del foro;
4)idoli del teatro.
Gli idoli sono negativi e per scacciarli dobbiamo fare leva su concetti ed assiomi per mezzo dell'induzione. Bacone è dunque un'empirista, infatti si basa su un'impostazione di tipo scientifico. 
Cerchiamo ora di capire cosa i quattro differenti tipi di idoli riguardano.  
Gli idoli della tribù sono fondati sulla stessa natura umana e sulla stessa tribù o razza umana;il senso non può essere misura delle cose,quello che pensi che come senso ti porta a comprendere la realtà,in verità ti porta a cogliere ciò che hai già predisposto come uomo e quello che conosci non è direttamente collegato all'esterno ma si deve alla tua predisposizione.
Gli idoli della spelonca sono quelle conoscenze che l'individuo non riesce a cogliere nella loro vera realtà e sono relativi alla sua particolare predisposizione, alla tipologia di uomo in quanto individuo. 
A questi si aggiunge quanto viene immagazzinato tramite la lettura di libri o conversazioni di piazza. Per verificare quanto risulta effettivo un tale 'indottrinamento' basta pensare a talune trasmissioni televisive dove si sciorinano fraseologie o assunti dati per scontati. Il danno che provocano è sotto gli occhi di tutti e porta a quello che si definisce "massificazione". 
Anche coloro che si sono tanto dedicati allo studio delle scienze della filosofia non sfuggono alla critica di Bacone, per il quale infatti tali menti vengono ancora deviate da significazioni che, producendosi nel tempo, arrivano ad essere considerate scontate. 
Dopo la pars destruens (ciò che deve essere distrutto) in cosa possono consistere le proposte? Cominciamo a fornire risposte che Bacone offre nel suo 'nuovo organo', chiamato così per differenziarlo dal vecchio strumento di Aristotele che secondo Bacone non procedeva eliminando i particolari per recuperare una conosceza su quello che restava. Gli assiomi non devono costituire una partenza gratuita ma pervenire ad essere individuati dopo un lavoro che porta alla generalizzazione. Ci sembra opportuno notare tuttavia che Aristotele non solo procedeva dal generale al particolare così, come è possibile leggere in alcuni manuali, ma confrontava le caratteristiche dei singoli elementi per arrivare,dopo la specie,al genere superiore. Dopo Bacone, l"indagine scientifica" che con Popper arriva a teorizzare validità ed errore pure sembra bisognare ancora di un'indagine filosofica con la quale individuare quanto ogni conoscenza, nonché ogni scienza, sembrano tralasciare. Un sapere che non partisse da una lettura del testo, che non affrontasse i pro e i contra o quanto possa reggere, ma risultasse semplicemente acquisito o trasmesso, si spingerebbe più indietro di quella che già era una cultura di scuola rappresentata dalla Scolastica. Quindi una moderna indagine non può che affrontare almeno quello che può reggere perché non presenta contraddizioni, quanto risulta semplicemente assunto senza presupposti e quanto dunque sembra opportuno ai partecipanti produrre quanto meno in talune possibilità se non in una completezza o concretezza. 
Anche i nomi a volte sono periscolosi perché danno per scontato un qualcosa che scontata non è perché esprimono un discorso che è in costruzione. Tante sono le variabili che la conoscenza si trova ad affrontare, non semplici,speriamo almeno di averne delineato una piccola via che pure deve cercare di farsi strada in tanta vana gloria culturale,pure da alquanti espressa come il patrimonio più prezioso che possa essere fornito. 
Fiorentino Di Iorio
Antonio Coppola 
II F

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