mercoledì 15 ottobre 2014

Che cos'è Filosofia?


Che cos'è Filosofia?
Etimologicamente: amore per il sapere;  in greco antico ‪φιλοσοφία,  composto di φιλεῖν "amare", e σοφία. 
Quando parliamo di filosofia intendiamo la ricerca svolta ad individuare le contraddizioni mediante ciò che sta alla base.
Il grande filosofo non insegna ciò che sa, ma il metodo per apprendere. Con il termine ‘sapiente’ non è giusto intendere semplicemente colui ‘che sa’, perché tutti possiamo pensare di sapere ‘qualcosa’ di ‘qualcosa’. Il sapiente effettivo è colui che è dotato di una sapienza superiore. 
Il filosofo Immanuel Kant arrivò alla conclusione che tutto ciò che sta nel mondo si può predicare tramite le ‘categorie a priori’. (Tranne le medesime perché predicabili solo da loro stesse):


- Essenza: chi/che cosa?
- Spazio: dove?
- Tempo: quando?
- Quantità: quanto?
- Qualità: come?
- Causa: perché?

Finalità: perché?
- Relazione: Con chi?
- Modalità: come?

.... Ed altre ancora che ciascuno può sforzarsi di produrre tenuto conto che i filosofi non hanno trovato un punto di incontro sul loro numero(vedasi Aristotele e Kant).

Nel caso non riusciamo a risolvere la tematica che ci siamo proposti con simili domande ricorriamo all'esempio per far emergere da questo quello che stiamo cercando e che vogliamo portare a teorizzazione. nello svolgere, magari, un compito di italiano e non sappiamo da dove cominciare proviamo con l'etimologia. Dopo aver sviluppato le risposte alle domande è il caso forse di proporre delle dimostrazioni a sostegno della tesi sia in POSITIVO perciò che risulti espresso per un tale tipo di procedimento che in NEGATIVO ovvero facendo emergere cosa conseguirebbe se così non fosse e tanto va a sostegno della tesi. Si può anche aggiungere un esempio pratico a convalidare. Con questo non intendiamo suggerire ai "poeti" come svolgere un compito per questi ad esprimersi è il loro estro. Noi pensiamo di dare indicazioni a chi chiede di svolgere un compito piuttosto completo e senza pretese artistiche.Potremmo partire così nel caso di un compito sulla droga tra i giovani chiedendoci "che cos'è la droga? quali effetti produce? relazioni ovvero quando dove" e così continuando con le domande di sopra. Un compito del genere avrebbe una taratura scientifica. Proviamo invece con uno un poco più poetico. Si potrebbe partire dalle sensazioni provate davanti ad una persona sofferente per i postumi della droga. Proviamo così:Le sensazioni che quel giorno, mentre andavo a scuola, difronte a quel ragazzo steso sull'asfalto, gli occhi stravolti a cercare quasi una pietà inaspettata e forse mai prima implorata, non se ne erano infatti mai presentati i termini, le ho ancora come parte di me. E mi chiesi :"Perchè? e ancora: A chi tocca fare in modo che tanto non accada." Come vedete a tornare anche in questo modo sono le domande precedenti anche se diversamente impostate e diversamente organizzate. Sperando che il prossimo impegno vi sia meno difficile ovvero più facile vi auguriamo buon lavoro sempre aspettando ulteriori considerazioni e suggerimenti.
L'ultima parte, successiva alle domande è stata proposta da Maio Sofia IC.                                                                                     

Nessun commento:

Posta un commento