giovedì 16 ottobre 2014

Logica, logica filosofica e filosofia

Oggi il discorso si fa più complesso perché il professore Cocchiarella dell'Indiana University, a proposito della logica Medievale dei termini con la disputa tra realismo e nominalismo -al quale avevamo chiesto un contributo in quanto massimo esponente della logica contemporanea- ci ha invitato ad approfondire questi argomenti attraverso i suoi studi a tale riguardo sul sito https://www.academia.edu/2106082/A_logical_reconstruction_of_medieval_terminist_logic_in_conceptual_realism.
Il discorso iniziale verte sulla logica filosofica. A questo punto, insieme al professore Addona, portiamo avanti le seguenti riflessioni così come il famoso scienziato internazionale Nino B. Cocchiarella ci ha invitato a procedere.

Così come abbiamo stabilito precedentemente, è il caso di chiederci subito che cos'è logica.
Proviamo a rispondere noi alunni.
Ipotizziamo di non saperlo. Sin dal ginnasio abbiamo compreso di dover ricorrere al vocabolario. Non ne disponiamo. Potremmo utilizzare internet... Proviamo a vedere però cosa viene fuori applicando il metodo che proponiamo di cui daremo delucidazioni ulteriori in seguito.
Anzitutto, se non ce lo chiedessimo cosa ne conseguirebbe?
Impareremmo meccanicamente qualcosa che non conosciamo!
Vogliamo chiederci con quanto materiale abbiamo appesantito il cervello finora? Meno male che dopo la scuola esso si libera resettando tutto! Allora a cosa è servita un tale tipo di scuola?

Tornando al problema...

Non sapendo da dove cominciare, facciamo un esempio. (anche questo fa parte del nostro metodo)
(A > B) e (B > C) >> (A > C)
E' riconducibile tanto al famoso sillogismo:
"tutti gli uomini sono mortali,
Socrate è uomo
Socrate è mortale"

Tanto non è valido per un discorso superiore che Cocchiarella ha affrontato in uno studio "Validità della logica in filosofia" trasmesso al prof. Addona per i suoi alunni e che è presente in un libro di quest'ultimo dal titolo "Conoscenza tra attività e correlazioni" di prossima pubblicazione.

Infatti se proviamo a dire:
"Gli apostoli sono dodici,
Pietro è un apostolo
Pietro è un dodici" ...si capisce che non funziona!

La lezione sta finendo, non abbiamo abbastanza tempo ma ci aggiorneremo nel prossimo post.
Per adesso anticipiamo che quando si tratta di logica il significato è recuperato all'interno delle premesse, quando diciamo 'filosofia' andiamo a cercarlo con l'indagine che caratterizza siffatta disciplina; ovvero cercare i fondamenti.
Ciò Aristotele aveva già molto bene individuato, allora che si accingeva alla costruzione delle premesse.


II F


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